Le famiglie numerose non ci sono più, molti figli vivono lontano dalle città dei genitori, altri non riescono a conciliare la propria vita quotidiana con i bisogni dei propri cari, soprattutto coloro che hanno bisogno di auto. Così negli ultimi anni una figura è diventata ormai di casa per tante famiglie: vediamo quanto costa una badante al mese, tenendo conto dei requisiti e di ciò che può offrire.
Contratti badanti: cosa c’è da sapere
La badante è ormai una figura centrale per l’organizzazione di tante famiglie, ma ovviamente dobbiamo tenere dell’impiego che viene richiesto. C’è chi viene impiegata a tempo pieno sia di giorno che di notte e chi fornisce un’assistenza solo diurna per un determinato numero di ore. Il contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria va a disciplinare questi aspetti, seppur in un settore dove i pagamenti in nero proliferano.
Vediamo ora nello specifico il lavoro come badante, molto ricercato di questi tempi, quanto influisce sul budget familiare. Cominciamo col dire che, se vogliamo pagare una badante a tempo, il costo si aggira tra i 6 e gli 8 euro all’ora. Ci poi tante famiglie che hanno bisogno di questa figura soltanto di notte visto che nelle ore diurne riescono a sopperire autonomamente: in tal caso la presenza notturna della badante costerà tra i 600 e i 700 euro al mese.
Stipendio badante in nero: i rischi
Attenti a non cercare di spuntare il prezzo promettendo pagamenti in nero perchè i pericoli potrebbero essere elevati. Si rischiano multe fino a 8mila euro e sanzioni di natura amministrativa in caso di contenzioso.
Le ore di impiego, come abbiamo evidenziato, influiscono evidentemente molto sul tipo di contratto che dovrà essere garantito, ma non è l’unica discriminante. Se un anziano ha bisogno soltanto di sbrigare pratiche semplici, diciamo da colf, le competenze potranno essere limitate ed anche lo stipendio sarà più contenuto. Viceversa a chi occorrono competenze da Oss (operatore socio sanitario), perchè si trova di fronte ad un anziano allettato, le richieste economiche potrebbero lievitare.
Per grandi linee possiamo dividere il lavoro della badante in tre tipologie principali di contratto. La figura più autorevole è quella della badante convivente che in pratica vivendo con la persona assistita. La badante con contratto full-time non potrà comunque lavorare per più di 54 ore settimanali e dovrà avere dei riposi prestabiliti. La badante non convivente, invece, viene retribuita sul numero di ore effettive: la soglia massima è di 40 ore settimanali, con almeno un giorno libero fisso. La prestazione notturna è, invece, regolamentata sui bisogni della persona da assistere: anche in questo caso deve essere garantita almeno una notte libera a settimana.
Contratto badanti: livelli e stipendi
Contratto badante convivente – Per le badanti conviventi il contratto full time da 54 ore settimanali è basato su tre livelli a seconda delle competenze e delle prestazioni richieste. Si va dal massimo di 1200 euro previsto per il livello Ds, ai 997 del Cs, fino agli 880 euro del livello Bs.
Costo badante a settimana – Come detto per la badante a ore, e dunque non convivente il contratto è disciplinato a tempo, sempre a seconda del livello. Si va dai 6 agli 8 euro l’ora tenendo conto degli stessi livelli. Mediamente una badante vi costerà 280 euro a settimana, quindi è facile intuire che anche per una non convivente, se la impieghiamo per un numero di ore elevato, si arriva a uno stipendio da mille euro.
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