Chi è Mattia Binotto? Vita privata, patrimonio, carriera lavoro

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Tra pochi giorni le strade del manager e della scuderia che lo ha cresciuto si separeranno per sempre. Il 31 dicembre scadrà, infatti, il contratto che ha legato Mattia Binotto alla Ferrari. Un binomio nel quale non sono mancati i momenti di grande difficoltà e i punti controversi e che giunge a conclusione dopo 28 anni di unione, fatta di alti e bassi.

In realtà soltanto formalmente l’avventura di Mattia Binotto alla Ferrari terminerà con lo scoccare del 2023. Il manager aveva già detto addio al Cavallino Rampante con una lunga lettera nella quale metteva ufficialmente la parola fine sulla lunga storia con la casa di Maranello. Nel testo scritto da Binotto, pubblicato sui social network ed ovviamente ripreso da tante testate, l’ex responsabile dell’area sportiva si dice dispiaciuto di dover lasciare un’azienda che ama ancora, ma di avere la coscienza pulita per aver provato in ogni modo a raggiungere gli obiettivi che i vertici gli avevano fissato.

La carriera

In realtà negli ultimi campionati di Formula, proprio la sua gestione era finita spesso nel mirino delle critiche per scelte che sono sembrate spesso avventate e di certo non fortunate. Dal canto suo Binotto, anche al passo d’addio, ha voluto lodare il suo team: ha definito la squadra in forte crescita e pronta ad ottenere i massimi traguardi già nelle prossime stagioni di Formula 1. Binotto non ha nascosto che lasciare la Ferrari alla scadenza del contratto sia stata per lui una decisione difficile, ma inevitabile. I suoi ringraziamenti alla Gestione Sportiva ed alla Scuderia, dopo quasi 30 anni insieme, non sono sembrati, insomma, di prassi.

In realtà l’addio di Binotto alla Ferrari è stato più lungo del previsto ed era stato anticipato di fatto dalla Gazzetta dello Sport che aveva anticipato tempo fa le scelte che Maranello stava prendendo in tema di gestione sportiva e del team di Formula 1 in particolare. L’ingegnere svizzero non è riuscito a centrare il titolo mondiale nelle sue tre stagioni di gestione. Binotto è, infatti, subentrato alla guida della Scuderia Ferrari il 9 gennaio 2019: il team era reduce da un secondo posto sia nella classifica piloti col tedesco Sebastian Vettel sia nel campionato costruttori. Sembravano esserci tutte le premesse per un upgrade che avrebbe significato titolo iridato ed invece ormai quattro anni dopo la Ferrari è sempre allo stesso punto.

Sotto la gestione Binotto la Ferrari ha ripetuto piazzamenti e secondi posti nelle classifiche. Il 2022 sembrava l’anno della svolta grazie al mostruoso inizio del pilota monegasco Charles Leclerc ed invece alla fine macchina e team non hanno accompagnato adeguatamente il driver di Montecarlo nella corsa iridata.

Vita privata

Mattia Binotto ha 53 anni: è nato, infatti, a Losanna il 3 novembre 1969 ed è cresciuto proprio in Svizzera. All’inizio degli anni Novanta si è laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico Federale della sua città, Losanna. Entra in Ferrari appena laureatosi nel 1995 e già due anni dopo entra nella squadra di Formula 1. Sono gli anni dei trionfi di Schumacher e Todt. Nel 2016 diventa direttore tecnico della Ferrari e nel gennaio 2010 raccoglie il testimone di Arrivabene diventando Team Principal. Mattia Binotto è sposato e ha due figli: il primogenito si chiama Marco, la secondogenita Chiara. Entrambi sono ancora studenti. Sua moglie si chiama , invece, Sabina.

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