Babbo Natale, chi è? Esiste davvero, anni, chi è realmente
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Babbo Natale è uno dei personaggi più amati in assoluto da adulti e da bambini. La sua figura è legata alla tradizione natalizia ampiamente radicata in Occidente e in gran parte dell’Asia, nello specifico in Giappone e in diversi stati orientali.
Babbo Natale: origini religiose nel culto di San Nicola di Myra
La storia moderna di Babbo Natale affonda le sue radici nel culto legato a Santa Claus, ossia a San Nicola. Si tratta del vescovo della città di Myra, l’attuale Demre parte della Turchia. Dai racconti agiografici si apprende che quest’uomo avrebbe riportato in vita 3 bambini. I piccoli furono rapiti e assassinati da un locandiere. Il miracolo operato gli vale l’appellativo di protettore dei bambini. Le notizie biografiche sul santo sono davvero scarne. Sappiamo soltanto che egli nasce nell’antica città greca di Patara (270) e che i suoi genitori si chiamano Epifanio e Nonna.
In merito alla sua vita, ricorre spesso nelle fonti la narrazione dell’episodio, dove è presentato come un neonato in posizione erta e con le mani congiunte in preghiera. In seguito al trasferimento nella città di Myra, parte dell’Impero Romano bizantino, diventa vescovo. La sua predicazione s’interrompe nel 305 a causa dell’arresto ordinato da Diocleziano, fortemente ostile al culto cattolico. La sua attività apostolica riprende nel 313 in seguito alla liberazione voluta da Costantino. Il santo muore il 6 dicembre del 343. Le spoglie riposano nella cattedrale della sua città vescovile fino al 1087. Dopodiché con l’insediamento dei musulmani, secondo la leggenda, i pescatori delle città di Venezia e di Bari s’impegnano per trasferire le sue reliquie in Occidente. Da questa spedizione marittima si evince la fondazione dell’abbazia di San Nicolò a Lido di Venezia e la Basilica di San Nicola di Bari.
Lo spirito del Natale nel culto laico
L’odierna rappresentazione europea, cara ai bambini, colloca Babbo Natale nella terra finlandese della Lapponia dove dimora insieme alle sue renne e ai suoi aiutanti, gli elfi. Il suo personaggio è la fusione della tradizione religiosa citata e della vita di un anziano uomo, robusto e con una folta barba bianca. I suoi abiti sono un mantello verde lungo fino alle caviglie, il quale è rifinito da una pelliccia. Questa descrizione si ritrova anche nelle pagine del Canto di Natale di Charles Dickens, dove lo presenta come lo Spirito del Natale presente.
La prima evoluzione del personaggio moderno del Babbo Natale si deve allo scrittore americano Clemente Clarke Moore nel 1823. Si ricorda una sua poesia intitolata A visit form St. Nicholas, dove l’uomo prodigioso è raffigurato vestito di rosso alla guida di una slitta trainata dalle renne e con a bordo un sacco colmo di giocattoli di ogni specie. L’avvento del vestito rosso si consolida nel corso del tempo. Infatti, alla poesia dello scrittore di New York segue un’illustrazione di Thomas Nast per la rivista Harper’s Weekly, dove disegna l’uomo del Natale con la giacca rossa, gli stivali e la barba bianca. Ancora si ricordano la pubblicità del brand White Rock Beverages per la vendita dell’acqua minerale (1915) e del ginger ale (1923); e poi dell’intramontabile Coca-cola negli anni ’30. Ecco, che segue anche la realizzazione di pellicole cinematografiche con questo kolossal outfit natalizio.