Aneurisma: cos’è, cause, conseguenze, morte

L’aneurisma è una dilatazione della parete delle vene o delle arterie che viene causata da un trauma o quando vengono indebolite. È possibile che questa dilatazione giunga a dei livelli critici che provocano una rottura e quindi un’emorragia interna. Purtroppo il peggior epilogo di questo evento è la morte e spesso un aneurisma cerebrale o della vena aorta è asintomatico. Vediamo quali sono le cause che possono portare alla dilatazione aorta e quali sono i sintomi a cui bisogna prestare attenzione.

Aneurisma cerebrale cause e conseguenze

Alcune delle principali cause che possono scatenare un aneurisma dell’aorta o un aneurisma cardiaco o ancora un aneurisma cerebrale sono le seguenti:

malattie congenite

– danni causati a seguito di traumi

– malattie degenerative

– malattie infiammatorie come la malattia di Takayasu

– malattie infettive

Ma non è tutto, ci sono infatti delle cause che non sono solo genetiche ma anche ambientali. Ad esempio un utilizzo smisurato e prolungato di fumo e alcool, pressione alta, colesterolo alto, diabete e obesità.

I sintomi aneurisma cerebrale possono essere violenti e improvvisi mal di testa che si estendono anche su tutta la zona del collo. Altri disturbi associati possono inoltre essere la nausea, difficoltà visive, vomito e perdita di coscienza. Bisogna considerare che si tratta sempre di una situazione di emergenza che dev’essere trattata nel minor tempo possibile.

L’aneurisma addominale invece si presenta con altri sintomi. Tra questi c’è un dolore localizzato e intenso sia all’addome che alla schiena soprattutto nella parte bassa. Questo dolore si estende poi anche alla zona dell’inguine e delle gambe.

Diagnosi e trattamento del problema

Individuare i sintomi aneurisma aorta o cerebrale è importante per poter avere una diagnosi veloce ed un trattamento immediato. La scoperta può avvenire per caso, ignorando quindi i sintomi premonitori e collegandolo a esami di routine. Bisogna infatti, soprattutto dopo una certa età, svolgere degli esami di routine nei soggetti che sono particolarmente a rischio sia per una predisposizione familiare che per particolari problemi di salute.

L’aorta ingrossata a rischio rottura può essere fatale se non trattata in tempo attraverso tecniche come ecografie ad ultrasuoni.

Gli esami che si svolgono di solito sono: ecografie, radiografie all’addome, elettrocardiogramma, risonanza magnetica, TAC.

A seguito di questi esami diagnostici bisogna ricorrere al trattamento necessario. Questi trattamenti variano a seconda della dimensione del problema e alla posizione dell’ingrossamento. Si inizia infatti con una terapia farmacologica per regolare la pressione delle arterie, con vasodilatatori e beta bloccanti. Prima di giungere alla decisione di intervenire chirurgicamente gli specialisti valutano la dimensione dell’aneurisma. Ad esempio l’aneurisma dell’aorta addominale può essere chirurgicamente rimosso e sostituito con una soluzione artificiale.

Aneurisma cerebrale conseguenze? La peggiore conseguenza possibile è la morte. Ma non è tutto, infatti il paziente potrebbe anche soffrire di lesioni ischemiche, infezioni, formazione di trombi o embolo e dolore lancinante.

A chi è stato diagnosticato questo tipo di problema viene anche consigliato di monitorare la situazione a seconda della grandezza dell’aneurisma. Inoltre, viene anche consigliato di migliorare il proprio stile di vita sia per quanto riguarda la dieta che l’abbandono totale di fumo e alcool.

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