Confine Italia-Svizzera: cambiamenti radicali, ecco il perché

A subire le conseguenze del surriscaldamento globale, come è noto, ci sono anche i ghiacciai europei che rischiano, a causa dei cambiamenti climatici, di sciogliersi. Cosa succede se tale fenomeno finisce per modificare le linee di confine tra uno stato e un altro? Due nazioni si trovano a dover fronteggiare questo cambiamento territoriale che riguarda il confine Italia-Svizzera. Orecisamente la correzione della linea di frontiera svizzera coinvolge una tra le zone simbolo del nostro paese: il Cervinio.

I confini Svizzera Italia legali non corrispondono alla realtà

Una Commissione tecnica mista, composta dall’Istituto geografico militare italiano, comandato dal generale Colella, e l’agenzia cartografica di Berna, Swisstopo, hanno fatto degli accertamenti. In seguito a delle operazioni di ricognizione sui confini, è emerso che su Plateau Rosa del Cervinio, sul Monte Rosa e sul Pizzo Berninia, negli ultimi quattro anni, i ghiacciai si stanno muovendo; anzi, precisamente stanno retrocedendo.

Naturalmente, questi cambiamenti compromettono pochi metri di territorio. A volte lo scioglimento dei ghiacciai favorisce l’Italia, in altre occasioni è l’Italia che cede qualcosa al favore degli Svizzera confini. L’unica modifica degna di nota è quella che interessa le piste da sci di Zermatt. Qui lo spostamento laterale del confine supera, addirittura, i 100 metri.

Confini Italia-Svizzera: nuova frontiera

Per trovare l’ultimo rilievo di confine Svizzera  Italia è necessario andare in dietro nel tempo fino ad arrivare agli anni venti/trenta. Fortunatamente, adesso ci si può affidare a degli strumenti di rilevazioni territoriali molto sofisticati che utilizzano un sistema satellitare GPS, molto più preciso.

I tecnici durante il periodo di misurazione riescono a tenere sotto controllo i continui mutamenti di cime e ghiacciai causati dai problemi climatici e registrarli in tempo reale. In questo modo, le frontiere potranno essere tracciate con una certa regolarità ad ogni minimo cambiamento. Di conseguenza, si parlerà di confine mobile tra l’Italia e la Svizzera, nel senso che ogni qualvolta che si verificherà una nuova linea di frontiera tra i due stati non sarà più necessario affidarsi a una legge o alla diplomazia per ridisegnare i confini. Difatti, spetterà alla Commissione italo/svizzera prendersi l’onere di procedere con la misurazione e stabile le nuove zone di frontiera.

Cambiare la frontiera, cosa significa?

Queste variazione di pochi metri non sono così determinanti da scomodare i cartografi, così come è successo tra il confine del Cile e l’Argentina. Per lo stesso motivo, non ci sarà nessuna conseguenza per i cittadini di entrambe le nazioni. Se l’erosione di un ghiacciaio dovesse spingere la Commissione a rivedere alcune linee dei confini con la Svizzera, questa può riguardare al massimo lo spostamento di una parte dell’impianto di risalita della montagna. Se questo precedentemente si trovava in Svizzera, ad esempio, poi in seguito allo scioglimento della neve potrebbe ritrovarsi sul territorio italiano o addirittura posizionarsi proprio sul confine tra i due Stati.

In ogni caso possiamo stare tranquilli, come ci assicura anche la Commissione, perché mutamenti di esigui tratti di territorio non potranno mai intaccare i rapporti tra le due nazione, Italia e Svizzera, che hanno sempre mostrato una affidabile collaborazione.

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