Andrea Zanotelli è il settantenne morto nella città di Trento, a causa del morso di una zecca. La puntura gli ha infatti provocato un’encefalite, una grave infiammazione del cervello.
Il signor Zanotelli, nel corso di una vacanza in Austria e Svizzera, ha quindi dovuto affrontare le terribili conseguenze del contatto ravvicinato con l’animale.
Nel corso della stagione estiva, le zecche si diffondono, con maggior rapidità, in diversi tipi di ambienti. L’evento ha, quindi, destato la preoccupazione degli abitanti del pianeta Terra verso l’artropode.
Ricordiamo che col termine artropode, si intende una classe di animali il cui corpo e le cui zampe sono costituite da più articolazioni e, quindi, più segmenti.
La pericolosità della zecca
Secondo studi recenti, il morso della zecca avrebbe gravi ripercussioni solo in una bassa percentuale di casi. Nella maggior parte di queste evenienze, infatti, il tocco non implica grossi danni.
Tuttavia, se si prendono in esame soggetti fragili quali anziani e bambini, il rischio aumenta di grado, e questi possono infettarsi e contrarre malattie come l’encefalite. Zanotelli è quindi uno degli individui che è rientrato nella lista delle persone, esposte al deterioramento.
In quest’elenco, è inclusa anche una donna di 70 anni, deceduta in Sardegna, per via della rickettsiosi, un’altra malattia trasmissibile da questo tipo di animale.
Fra le varie patologie indotte dalla zecca, non possiamo non menzionare anche la borreliosi di Lyme. Fra i capri espiatori della zecca, vi sono anche gli animali, i quali dovrebbero indossare una protezione che allontani queste bestioline, composte da tante parti diverse.
Combattere la possibile invasione
Allo scopo di difendere anche gli esseri umani dal contatto con la zecca, le varie regioni stanno cercando le migliori precauzioni da adottare, per contrastare epidemie. Il Veneto, in modo particolare, sta combattendo affinché l’animaletto non arrechi fastidi ai suoi abitanti.
Fra le soluzioni accessibili, c’è il vaccino. Altre misure consigliate concernono il vestirsi con abiti di colori chiari, in modo da poter individuare l’eventuale presenza di zecche, nell’immediato. Spesso, difatti, un intervento tempestivo può alleggerire le conseguenze di una puntura o eliminarle del tutto.
Il rischio è maggiore d’estate, perché maggiore è il tempo trascorso all‘aria aperta. A tal fine, suggeriamo di non accedere alle zone con erba alta o di spazzolare accuratamente gli abiti portati, nel corso di una giornata, al ritorno da un’escursione.
Particolari sulle malattie
La malattia di Lyme si manifesta, dopo un periodo che va dai 3 ai 32 giorni, con macchie rosse sull’epidermide. Febbre, mal di testa e dolori alle articolazioni sono fra i primi sintomi del contagio.
Dopo un po’, si possono percepire parecchi fastidi alle articolazioni e al sistema nervoso. Contro la meningite, non esiste, purtroppo, un vaccino, ma può essere eliminabile con una terapia.
La TBE è un’infezione simile all’influenza che può o non danneggiare affatto la saluta del colpito oppure trasformarsi e degenerare in encefalite o meningite. In particolari condizioni, il cervello può incorrere in danni. Per tale patologia, esiste, invece, un’iniezione che consente l’immunizzazione.
Nell’ultimo periodo, queste malattie stanno circolando, con maggior rapidità, in tutto il mondo. Alle volte, si contano anche 20 casi, in una singola zona.