sabato, Marzo 25, 2023
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Codici statistici contributivi: dove si trovano, esempi

I codici statistici contributivi sono delle apposite classificazioni che l’Inps fa dei datori di lavoro, nei vari settori economici. In questo articolo, oltre a farvi capire meglio di che cosa stiamo parlando, quando parliamo di codici contributivi, vi faremo anche alcuni esempi pratici.

Cosa sono i codici statistici contributivi inps 

I csc inps, in base a quanto stabilito dall’INPS stessa, Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, riguarda: “la classificazione dei datori di lavoro ai fini previdenziali assistenziali, in uno dei settori previsti ai sensi dell’articolo 49 della legge del 9 marzo del 1989, numero 88, in relazione all’attività esercitata“. I codici csc inps vengono detti anche codici autorizzazione inps.

In base a questa normativa, l’INPS, provvede a stilare un indice dei datori di lavoro che rientrano nella medesima categoria e gli attribuiscono il relativo codice statistico contributivo, con relativo inquadramento inps. Ad ogni datore di lavoro viene attribuito un codice specifico e, da qui, il nome di codice statico contributivo.

Gli elenchi del codice statico contributivo

Il codice statistico contributivo inps dell’INPS (conosciuto anche con l’abbreviazione INPS CSC), viene contraddistinto attraverso la classificazione di cinque numeri.

Questi numeri fanno riferimento al settore, alla classe e al settore economico di riferimento del datore di lavoro.

Accanto a questi codici se ne aggiungono altri come, ad esempio, il codice di autorizzazione. Quest’ultimo può essere individuato perché è composto da un carattere alfanumerico (quindi un numero e una lettera) e serve ad individuare casi particolari, rispetto alla normale erogazione del settore a cui si appartiene.

Come si attribuisce un codice statico contributivo

Per poter attribuire un codice csc inps, è necessario che il datore di lavoro produca idonea autocertificazione. In questa andrò a dichiarare esattamente a quale settore economico fa riferimento, dunque, deve dichiarare che cosa produce o eroga nella sua azienda.

Inoltre, è necessario anche che il datore di lavoro produca un’autocertificazione relativa all’attività. Questa viene resa all’INPS mediante la compilazione di un apposito questionario, che quest’ultima mette a disposizione e che fa riferimento al tipo di attività svolta.

A partire dal 2014, l’attribuzione dei codici, avviene in maniera automatica. Questo vuol dire che, nel momento stesso in cui si presenti apposita domanda all’INPS per l’inquadramento previdenziale dei propri dipendenti, il datore di lavoro è tenuto a presentare il codice CSC relativo all’attività economica svolta.

Esempi di codici CSC

Se vi state chiedendo dove trovare i codici CSC, la risposta è molto semplice: sul sito dell’Inps. Il sito dell’Inps fornisce, infatti, tutti i codici CSC relativi alle diverse categorie economiche e le eventuali modifiche o gli eventuali aggiornamenti prodotti nel corso del tempo.

Per poter fare degli esempi di codici statici contributivi è doveroso fare una premessa. A partire dal 2020, con l’introduzione del “decreto legge numero 34 del 2020 detto anche decreto Rilancio”, l’INPS ha dovuto aggiornare la manualistica relativa ai codici CSC, dando vita ad una nuova classificazione di codici, almeno in alcune categorie economiche.

In particolare, le novità introdotte riguardano le colture acquaponiche e idroponiche, il settore dolciario (nello specifico pasticcerie e gelaterie) e le fondazioni Licrico sinfoniche

Per farvi un esempio concreto di cosa sia un codice CSC prendiamo come riferimento proprio quest’ultimo, ovvero, il codice CSC che fa riferimento alle fondazioni di Lirico sinfoniche.

Codice CSC fondazione di Lirico sinfoniche: 1.18.09

Codice Ateco 2007: 90.04.00

Il codice Ateco fa riferimento alla sezione “gestione di teatro, sale da concerto e altre strutture artistiche”.

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