Cosa fare se il cane scappa e non corre al richiamo?

Decidere di prendere in affido un cane, sia che ne adottiamo uno dal canile o ne acquistiamo un esemplare da un allevatore, rappresenta un passo importante che richiede un grosso impegno dal quale non possiamo venirne meno. Insegnare a un animale a vivere con una famiglia di umani non sempre è una passeggiata, per queso è utile addestrarlo a obberdire al richiamo cane.

Per evitare che la convivenza diventi un inferno è necessario imparare, da entrambe le parti, alcune regole di comportamento. Cosa insegnare al cane fin dall’inizio? Tra le cose più difficili ci sono i bisognini fuori casa ma anche abituarlo a rispondere al richiamo per cani; molti lamentano la tendenza che ha il cane a scappare lontano dal padrone, nel momento in cui gli viene sganciato il guinzaglio o viene liberato dal recinto. Senza andare nel panico, terrorizzati da quello che potrebbe succedere al nostro cucciolone, è importante osservarlo e magari seguirlo, per capire le ragioni di questo suo comportamento.

Richiamo cane: perché scappa?

Spesso si è portati a pensare che le motivazioni che spingono a non rispondere ai richiami per cani siano legae al bisogno di accoppiarsi. Questa giustificazione non è sempre valida. Ci sono altre ragioni che incoraggiano il cane a fuggire: in primis c’è il bisogno di libertà. Se il nostro amico a quattro zampe sta quasi sempre chiuso in casa o nel suo recinto è normale che quando lo liberiamo ha voglia di correre. In questo caso sta manifestando un disagio dovuto alla necessità di sfogare l’energia repressa. In secondo luogo c’è, purtroppo, una carenza da parte dell’animale a sentirsi parte della famiglia. Scappare è il suo modo di allontanarsi da un posto e un “branco” in cui lui non si sente a suo agio. Questo secondo punto si trascina dietro anche la terza causa: lo stress. Il cane fugge da un malessere e la libertà gli permette di scaricare le sue difficoltà di adattamento.

Come farsi ubbidire dal cane?

In virtù di quello che abbiamo detto finora, la prima cosa da fare, affinché il nostro amico  non scappi ma risponda al nostro richiamo cani, è quella di farsi riconoscere come “capo branco”. Come farsi accettare dal cane? L’unico modo è quello di passare più tempo in sua compagnia. Se lo teniamo all’aperto, nel giardino, farlo entrare in casa in più di un’occasione è un ottimo modo per creare un legame con la sua nuova famiglia/branco.

Insegnare il richiamo al cane in un ambiente a lui conosciuto, insieme a dei comandi semplici come “siediti” “stai fermo” davanti alla porta di casa impedendogli di entrare all’interno, è un buon inizio; è un modo per fargli riconoscere quel posto come invalicabile, a meno che il padrone non gli dia il permesso di accedere. E alla fine, un biscottino come premio. Questi insegnamenti ripetuti con costanza e coerenza dal capo branco/padrone saranno percepiti dal cane come delle regole da rispettare. Se non fossimo capaci di addestrare il nostro cane non disperiamo. Esistono degli educatori cinofili che sono in grado, grazie all’esperienza e alla professionalità, di aiutare chi si trova in difficoltà con il proprio cane.

 

 

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