Se ci si interroga su quanto guadagno per un personaggio famoso, un attore, una cantante, un calciatore o su quelli che sono gli introiti degli influencer, vero fenomeno “economico” del momento, allora possiamo parlare di curiosità, di gossip e magari anche di un pizzico di invidia.
Quanto guadagni al mese un personaggio famoso è una questione di curiosità.
Se parliamo, invece, delle retribuzioni percepite da politici o dirigenti pubblici, allora stiamo affrontando un argomento tutt’altro che leggero, soprattutto considerando il momento storico che stiamo attraversando.
Ad esempio quanto guadagna un vicesindaco.
Certamente sarà diverso da quanto guadagna un poliziotto, quanto guadagna un carabiniere.
E anche dallo stipendio impiegato.
Del resto è stata la politica stessa a porsi il problema dei suoi propri costi, ed in quella direzione sono andati gli sforzi per dimezzare il numero dei parlamentari e, di conseguenza, diarie, indennità, pensioni e benefici vari.
L’inflazione viaggia spedita verso il 7%, il costo del carburante nonostante gli sconti supera i 2 euro al litro.
Domandarsi, ad esempio, quanto guadagnano gli amministratori degli enti locali diventa, da puro esercizio di populismo, una verifica dei costi sostenibili dalla collettività per l’impianto burocratico.
Si dovrebbe gestire le risorse in modo efficiente.
Purtroppo, troppo spesso ciò è causa di sprechi e mala gestio.
Quanto guadagna un vicesindaco
Secondo la Legge 122 del 2010, le indennità di funzione dei sindaci variano in relazione al numero degli abitanti dei comuni amministrati.
I sindaci dei comuni fino a 1000 abitanti, percepiscono 1290 euro mensili e, man mano, si arriva alla retribuzione del primo cittadino dei comuni che superano i 500mila abitanti, per il quale sono previsti ben 7800 euro mensili.
A margine segnaliamo che, i dipendenti o pensionati percepiscono l’indennità pari alla metà di quella prevista.
L’importo non decurtato spetta invece agli autonomi.
Questi evidentemente penalizzati in misura maggiore dal dover trascurare la propria attività (oneri fiscali e previdenziali, ad esempio).
Ulteriori voci sono previste in caso di entrate del bilancio comunale percentualmente superiori alla media regionale (+3%) e spesa pro capite superiore alla media regionale (+2%).
E’ prevista, inoltre, la facoltà di aumenti nella misura massima del 15% previa delibera adeguatamente motivata e la possibilità di rinunciare al compenso.
Per il vice sindaco, il calcolo della retribuzione dipende strettamente da quella del sindaco.
Anche il suo gettone di presenza è correlato alla popolazione del comune.
Per cui il calcolo prevede che, in caso di comuni fino a 1000 abitanti, la retribuzione del vicesindaco sia del 15% di quella del sindaco.
La percentuale di quanto guadagna un vicesindaco aumenta gradualmente fino al massimo del 75% nel caso dei comuni oltre i 50mila abitanti.
Nel 2022
La Legge di Bilancio del 2022 ha, inoltre, previsto aumenti per il sindaco dei comuni italiani dei di città metropolitane e per i sindaci di comuni di Regioni a statuto ordinario.
In misura proporzionata sempre alla popolazione, ma agganciata percentualmente al trattamento economico dei Presidenti delle Regioni (circa 14mila euro mensili).
Essendo commisurato al trattamento del sindaco, di conseguenza anche il gettone del vicesindaco verrà incrementato.
Il calcolo relativo all’adeguamento è alquanto complesso, e verrà elaborato in due momenti.
Sull’aumento relativo al 2024 ci saranno aumenti al 45% e al 68% rispettivamente nel 2022 e 2023.
Così, a decorrere dal 2024 l’adeguamento sarà completato.
In pratica, si calcola la somma in più che spetta all’amministratore e su quella si calcoleranno gli aumenti percentuali della prima fase di applicazione.