Nell’articolo odierno, analizzeremo la professione dell’assistente sociale e quanto guadagna mediamente, in alcuni Paesi europei.
Iniziamo, quindi, col rispondere al quesito basilare posto per soddisfare la curiosità circa cosa fa un assistente sociale. Chi svolge tale mestiere, ha svolto, generalmente, un percorso di studi completo riguardo al tema del vivere sociale dell’uomo.
L’assistente sociale si impegna così a prevenire i rischi cui potrebbero incorrere singole persone, famiglie o intere comunità. Una volta scrupolosamente studiate le situazioni in cui dati individui versano, pianifica itinerari volti al soddisfacimento delle necessità di chi si trova in difficoltà.
Solitamente si distingue fra due tipologie di assistenti sociali. Il primo profilo delinea l’assistente vero e proprio, ossia chi possiede la laurea triennale in tale disciplina; lo specialista è, invece, colui che ha conseguito la laurea magistrale nello stesso campo.
Inoltre, questi lavoratori sono, di norma, suddivisi in 4 categorie: esiste l’assistente sociale di categoria A, così come l’assistente sociale categoria d. Più alta è la categoria, più elevato sarà lo stipendio (stipendio assistente sociale).
Ora che abbiamo chiarito di cosa si occupa questa figura professionale, possiamo indagare sul suo salario medio e fornire delucidazioni concrete a chi si domanda: “un assistente sociale quanto guadagna?”
Lo stipendio di un assistente sociale
Se prendiamo come riferimento l’Italia, sappiamo che il guadagno medio di un assistente in ambito sociale corrisponde alla cifra di 1.350 euro netti al mese (retribuzione assistente sociale).
Più in generale, la quota di un assistente sociale salario presenta un range che va da un minimo di 850 euro netti a un massimo di oltre 2000 euro netti. La differenza del totale muta in base all’esperienza accumulata (assistente sociale stipendio).
Passiamo ora ad esaminare gli stipendi medi percepiti dai colleghi europei: un assistente sociale in Spagna guadagna circa 18.000 euro l’anno; in Francia, 28.000 euro, mentre in Germania la cifra va dai 30 000 ai 40 000 l’anno.
Particolare è il caso della Svizzera, ove l’assistente sociale rappresenta un simbolo di salvezza certa, un porto sicuro a cui ancorano le persone con gravi problematiche. La maggior parte dei cittadini del canton Neuchâtel si serve principalmente dei loro servizi, per poter sbarcare il lunario.
L’assistente sociale in Svizzera: chi è e quanto guadagna
Le condizioni lavorative di un assistente sociale svizzero variano in corrispondenza dei cantoni o delle regioni in cui questo si trova.
Innanzitutto, va tenuto conto che il salario medio di un cittadino svizzero è il doppio di quello che normalmente riceve in paga un lavoratore italiano. Gli stipendi sono quindi più alti, ma più elevato è anche il tenore di vita.
In linea di massima, un libero professionista, quindi anche un assistente sociale che si può definire specialista, guadagna mediamente, considerando il proprio giro d’affari, 100 mila euro all’anno (87 mila euro circa). Tale somma è la condizione necessaria per aprire l’iva sul suolo elvetico.
Le altre procedure da rispettare affinché si possa lavorare autonomamente sono: la residenza in Svizzera, avere un conto bancario presso una banca svizzera e voler avviare un’impresa in questa nazione.
Occorrerà poi rivolgersi all’ufficio delle assicurazioni sociali, registrarvisi e divenire così indipendenti nella propria professione.