Richiesta cig: che cos’è? A chi si richiede e perché?

Hai necessità di fare richiesta cig ma non sai da dove partire? In quest’articolo cercheremo di chiarire vari aspetti di questo strumento che in alcuni casi previsti dalla legge è obbligatorio. Andiamo con ordine.

Che cos’è la richiesta cig?

Con l’acronimo “Cig” si intende non altro che un codice identificativo di gara, ovvero un codice alfanumerico che è generato dal sistema SIMOG, il Sistema Informativo di Monitoraggio delle Gare appannaggio dell’ANAC (Autorità Anticorruzione). Per questo motivo, non è raro leggere in giro la sigla SIMOG Cig. Sono tre le funzioni essenziali che il Cig assolve:

  • Identificazione univoca delle gare – I lotti e i contratti stipulati con le pubbliche amministrazioni, vengono identificati grazie al fatto che il Cig va indicato nei documenti specifici relativi alle gare d’appalto (oltretutto, va inserito anche nella fattura elettronica);
  • Il rispetto degli adempimenti contributivi – Si tratta degli adempimenti a carico dei soggetti pubblici e privati che sono sottoposto alla vigilanza dell’Autorità;
  • Il tracciamento – Con particolare riferimento alle movimentazioni finanziarie in caso di affidamento di lavori, forniture o servizi (a prescindere dalla procedura di scelta del contraente e dall’importo).

Difatti, il codice CIG è uno strumento essenziale per la verifica della tracciabilità dei flussi finanziari, strettamente correlati ad appalti e procedure di appalto di lavori, servizi, nonché forniture; oltre che la trasparenza di operazioni che vengono tenute da stazioni appaltanti.

Sebbene le funzioni siano essenzialmente le stesse, va detto che esistano tre differenti tipologie di CIG. Quello più diffuso è il CIG Smart, o semplificato: questo si ottiene con una procedura semplificata e viene poi concesso in caso di appaltanti di valore economico contenuto (si controlli a tal proposito il Codice appalti).

Il CIG Padre, invece, è un codice richiesto dall’amministrazione per identificare le singole procedure di selezione del contraente per gli appalti realizzati con “Accordo quadro e Convenzione”. Infine, il CIG Master, che è richiesto in caso di procedura di gara con molteplici lotti.

A chi si richiede la richiesta cig e perché?

A prescindere dalla tipologia, la richiesta CIG deve essere realizzata dal responsabile del procedimento (RUP) e quest’operazione va eseguita prima dell’indizione della procedura di gara. Va poi perfezionata entro il termine massimo di 90 giorni dall’acquisizione (le modalità sono fissate nella delibera ANAC n.1 dell’11 gennaio 2017). Il Cig può essere richiesto direttamente sul sito ANAC tramite procedura telematica apposita.

Specifichiamo che il Simog Smart Cig o Cig Semplificato è quello più diffuso, come già detto. Non sempre, però, il Cig è obbligatorio: ci sono dei casi particolari per cui non è richiesto l’obbligo di presentazione della domanda per ottenere il codice in questione. Ecco alcuni dei casi in questione:

Contratti di lavoro conclusi dalle stazioni appaltanti con propri dipendenti;
Contratti di lavoro a tempo;
Appalti pubblici citati nell’articolo 9, comma 1, del codice dei contratti pubblici;
Appalti giudicati per l’acquisto di acqua, nonché fornitura energetica o combustibili destinati alla produzione di energia;
Trasferimento di fondi da parte di amministrazioni statali in favore di soggetti pubblici (nel caso in cui fossero relativi alla copertura di costi per attività istituzionali);
Spese effettuate dai cassieri che utilizzano fondo economale;
Erogazione diretta di contributi da parte della pubblica amministrazione verso soggetti indigenti;
Contratti di associazione che prevedono il pagamento di quote associative
Contratti con oggetti i servizi forniti dalle banche centrali.

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