Sinuessa è un nome noto in Campania e a molti turisti, anche se si riferisce a una città ormai scomparsa da secoli. Era infatti una colonia dei romani situata a nord dell’odierno comune di Mondragone, in provincia di Caserta. Più precisamente, era in località di Sant’Eufemia ma, di questo centro antico di vacanza, sopravvivono solo alcuni resti nell’entroterra.
Sinuessa Mondragone
Mondragone Sinuessa sembra essere un tutt’uno, perché questo comune fa da riferimento sulle mappe, insieme con sant’Eufemia, per individuare l’area dove Sinuessa sorgeva e che è poi sprofondata negli abissi. Google Earth ha scoperto con rilevamenti satellitari alcune rovine subacquee di grande interesse archeologico.
Sinuessa Spartacus è un altro binomio interessante perché, nella serie televisiva, dedicata alle rivolte dei gladiatori, guidati da Spartacus contro Roma, si parla chiaramente di Sinuessa.
La storia di Sinuessa
Sinuessa è stata fondata dai romani nel 296 a.C. e ha raggiunto il massimo splendore in epoca imperiale. Si pensa che fosse una magnifica località di villeggiatura e molto ben collegata con la via Appia, che serviva a collegare Roma con Brindisi, passando anche dalla Campania.
La città era un raccordo importante con le attuali Sessa Aurunca e Castel Volturno. Aveva di sicuro due punti di forza che i romani apprezzavano in particolare: le terme e il Falerno del Massico, un vino che si produce ancora nei dintorni di Mondragone, e che ha meritato anche le lodi poetiche di Orazio.
Sinuessa terme e Mondragone acque erano altrettanto celebrate come luoghi di sicuro benessere e relax per i vip dell’antica Roma. Basta citare Cicerone, che aveva una villa in zona, e Tigellino, braccio destro dell’imperatore Nerone, che vi soggiornava.
Dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente, la città ha affrontato i cambiamenti epocali di inizio Medio Evo, ma la sua storia si è interrotta bruscamente nel IX secolo d.C, a causa di un terremoto e tsunami, che ha fatto sprofondare tuta la zona costiera e il porto cittadino in fondo al mare. Si sono salvati solo i resti nell’immediato entroterra.
Le terme conservano il ricordo dei fasti antichi
Sinuessa fa ancora parlare di sé, grazie alle iniziative turistiche che portano il suo nome e che tengono viva la tradizione di questo angolo del casertano, con paesaggi suggestivi a picco sul mare.
L’hotel Sinuessa terme sorge proprio di fronte al mare, nella zona dove esisteva un tempo l’antica città, che porta il nome della madre di Nettuno, il dio del mare per gli antichi romani. I punti di forza dell’albergo sono la posizione strategica e dominante sul golfo di Gaeta, il relax del centro termale e le spiagge che costellano il litorale domizio.
Ci troviamo infatti sul tratto di costa che ripercorre, almeno in parte, l’antica via romana Domiziana che da Cuma si spinge fino a Mondragone. Quest’opera urbanistica risale al 95 d.C. e l’imperatore Domiziano l’aveva voluta per facilitare il trasporto delle merci, dal porto dell’odierna Pozzuoli, al cuore dell’impero romano.
L’hotel offre servizio completo per cerimonie e banchetti, mentre il centro termale è frequentato anche dai pazienti che seguono le terapie del complesso, compresi aerosol, inalazioni, cure dei timpani (politzer) e, ovviamente, i bagni termali.