Sinuessa, dove si trova? Mappa, oggi, Spartaco, vino, hotel, terme

La Campania è ricca di siti archeologici e tracce di quello che è stato un antico passato, caratterizzato da prosperità e ricchezza. Pompei, Ercolano, e la zona del Vesuviano, sono conosciute per la presenza di testimonianze preziose e uniche al mondo, espressione di quella Campania Felix tanto cara ai Romani, che avevano fatto di questa zona d’Italia la loro isola felice, un luogo assolutamente straordinario, dove trovare rifugio dalla frenetica vita della capitale. Non tutti sanno, però, che lontano da quelli che sono i luoghi più conosciuti della Campania Romana, c’è un sito che rappresentava certamente uno dei punti più ricchi del nord della regione: Sinuessa.

Sinuessa Mondragone

Il primo nucleo di quella che diventerà una delle più fiorenti colonie romane risale al 296 a.C., quando venne fondata anche un’altra importante colonia, Minturno. Si pensa che una delle principali vie di comunicazione del mondo Romano, la Via Appia, passasse proprio attraverso Sinuessa, che proprio grazie alla sua posizione privilegiata in poco tempo divenne un ricco e fiorente centro a vocazione commerciale, ma anche luogo di otium per i romani, ammaliati dalle sue immense spiagge bianche e dalle lussuose terme.

Sinuessa Spartacus

L’antica colonia romana è stata recentemente menzionata in una serie tv di grande successo, Spartacus: nella terza stagione, infatti, viene ipotizzato un legame tra Sinuessa e la rivolta dello schiavo trace. Non ci sono prove a supporto di questa teoria, quello che si sa, però, è che nelle ville rustiche della zona di Mondragone, erano presenti numerosi schiavi i quali presero parte poi alla rivolta e si unirono all’esercio di Spartaco. Ma una delle testimoniaze più stupefacenti di quella che era l’antica Sinuessa,  stato portato alla luce di recente, e in modo del tutto inaspettato.

Sinuessa terme

Nel 2018 il satellite di Google Earth è riuscito a cogliere, proprio sotto il livello del mare, i resti di quella che era l’antica colonia romana. Si tratta di immagini davvero eccezionali, dal momento che il sito risulta alquanto inaccessibile, anche a causa delle acque torbide, e ricche di sedimenti, provenienti dal fiume Garigliano. Soltanto l’impiego di apposite attrezzature consente lo studio di questo sito, che proprio per la sua inaccessibilità viene considerato un tesoro sommerso.

Mondragone Sinuessa

La città era la meta preferita di molti romani illustri, tra cui Cicerone e Gaio Tigellino, il feroce braccio destro dell’imperatore Nerone. Sinuessa era famosa anche per quella che era considerata una vera e propria delizia, il Falerno del Massico, un vino eccezionale che è ancora oggi uno dei fiori all’occhiello di Mondragone. Questo particolare vino era talmente famoso da essere citato persino da grandi autori come Orazio. Sinuessa sembrava essere davvero un luogo ideale dove trascorrere del tempo tra gli ozi e i piaceri ma, purtroppo, anche questa antica colonia romana dovette affrontare l’inevitabile decadenza. La città fu piano piano dimenticata, e con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente anche Sinuessa cadde nell’oblio. Una serie di eventi naturali catastrofici, come terremoti e bradisismi, ne causarono in seguito la parziale sommersione, e già nel IV secolo d.C. la città era quasi completamente spopolata. Fortunatamente gli scavi archeologici hanno contribuito a riportare alla luce l’antica Sinuessa, e grazie alle più moderne tecnologie possiamo ancora ammirarne le bellezze, quelle stesse bellezze che per secoli hanno incantato il mondo romano.

 

 

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