L’emergenza Covid in Italia dura da quasi 2 anni, ma dal quel tragico febbraio 2020 sono cambiate molte cose. Il primo lockdown, è ormai un ricordo, e il Governo ha promesso, più di una volta, che il Paese non verrà chiuso completamente mai più. Per evitare nuove chiusure, dopo i primi mesi dell’emergenza, il Consiglio dei Ministri, in accordo con il Ministero della Salute e il Comitato Tecnico Scientifico, nel novembre 2020 ha introdotto il sistema dei colori. Si tratta di una classificazione basata su quello che è il rischio epidemiologico, circoscritto alle singole regioni, o alle province di una stessa regione. Da quel momento sono state molte le regioni e le province a “cambiare colore“, in base all’andamento dell’epidemia nelle diverse zone della Penisola. Anche la Campania, come tante regioni, è stata più volte inserita tra le quelle ad alto rischio epidemiologico, in base ai criteri di valutazione del Ministero della Salute e del CTS. Ma la comparsa della nuova variante Omicron potrebbe nuovamente spingere il Governo a valutare la Zona Rossa Campania, già nelle prossime settimane. Ma come funziona il sistema dei colori? Vediamo insieme.
Coronavirus Italia Zone Rosse
L’andamento dell’epidemia nelle singole regioni italiane viene monitorato costantemente, da un comitato composto da esperti che valutano i dati epidemiologici. Per il passaggio da una zona all’altra, in buona sostanza, vengono presi in considerazioni 3 parametri: il numero dei conagi ogni 100mila abitanti, l’occupazione delle terapia intensive e i ricoveri in area medica.
Notizie regione Campania
Da poco, dopo mesi di relativa tranquillità, la Campania è nuovamente in zona arancione, proprio a causa dell’aumento dei pazienti, sia nei reparti ordinari che in quelli di terapia intensiva. Per quanto riguarda i ricoveri in area medica, in Campania è stato occupato il 28,03% dei posti disponibili, mentre per quelli di terapia intensiva, è stata superata la soglia massima del 10% (12,59%). Ma la Campania non è l’unica regione a rischio.
Zone rosse coronavirus
L’Italia è ancora libera da quelle che sono le restrizioni più severe, ma sono molte le regioni che hanno cambiato colore nelle ultime settimane. Secondo la nuova mappa dell’Italia, le regioni in zona bianca sono solo 5 (Puglia, Basilicata, Molise, Sardegna e Umbria), in arancione c’è la Valle d’Aosta, mentre tutte le altre regioni sono in giallo, compresa la Campania. Ma se la curva dell’epidemia dovesse continuare a crescere, come è avvenuto nelle ultime settimane, la regione tornare in zona rossa.
Zona rossa limitazioni
Con il passaggio in zona gialla, per la Campania è cambiato sostanzialmente poco. La differenza rispetto alla zona bianca è limitata all’uso delle mascherine all’aperto. Ma questa regola in Campania non è mai stata abrogata, per cui il cambio di colore non ha modificato le abitudini dei cittadini in modo radicale. Tutto cambierebbe con il passaggio in Zona Rossa. Vediamo, dunque, quali sono le limitazioni zona rossa.
Zona rossa regole
Zona Rossa Campania, vediamo a quali limitazioni andrebbero incontro i cittadini in caso la regione cambiasse colore. I negozi non essenziali chiuderebbero, così come i centri commerciali, i parrucchieri e i centri estetici. Gli unici negozi a restare aperti sarebbero i supermercati, le farmacie, le edicole, le tabaccherie, i negozi di elettronica, quelli di abbigliamento per bambini, i ferrmenta, i fiorai e i benzinai. Sarebbero nuovamente costretti ad abbassare le saracinesche i cinema e i teatri, oltre ai centri sportivi e alle piscine. Un lockdown in piena regola insomma, un fantasma che fa paura, adesso più che mai.