La tubercolosi è una delle malattie più diffuse al mondo che ancora oggi causa circa milioni di morti ogni anno nel mondo. In Italia non è una malattia molto diffusa, ma ciononostante alcune forme di tubercolosi possono rimanere latenti per anni prima di emergere. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla tbc sintomi, cura diagnosi, vaccino tbc e molto altro.
Tubercolosi: cos’è?
La tubercolosi (spesso abbreviata semplicemente in TBC) è una malattia infettiva e contagiosa potenzialmente letale che colpisce prevalentemente i polmoni. All’origine di questa malattia c’è il Mycobacterium tuberculosis (o Bacillo di Koch, dal nome del medico che lo scoprì e da cui anche “morbo di Koch“).
Si tratta di una malattia ancora oggi piuttosto diffusa, tant’è vero che è una delle dieci principali cause di morte nel mondo. I Paesi in cui si registra un tasso più alto di malati sono quelli del Sud Est Asiatico, del Pacifico Occidentale e dell’Africa. L’Italia, invece, è considerato un Paese a bassa incidenza, con “solo” 4000 nuovi casi ogni anno. Per la tubercolosi incubazione va dalle 8 settimane a tutta la vita.
Tubercolosi contagio: come avviene?
Come detto, il responsabile è uno specifico batterio, che è contenuto all’interno delle secrezioni respiratorie, tra cui anche la saliva. Ciò significa che quando il soggetto affetto da tb, per esempio, tossisce o starnutisce, questo batterio “viaggia” per via aerea e può essere quindi inalato da altre persone.
Una volta inalato, il batterio può raggiungere le vie aeree (ovvero i polmoni), dove si moltiplica per poi diffondersi nel resto del corpo. Affinché ciò sia possibile, però, devono sussistere specifiche condizioni.
In primo luogo deve trattarsi di tubercolosi polmonare attiva non trattata, la cui carica batterica deve essere molto elevata. Inoltre, la trasmissione avviene perlopiù in ambienti in cui il ricambio d’aria è scarso o totalmente assente.
Tubercolosi sintomi
Generalmente il nostro sistema immunitario è in grado di fare fronte all’infezione da tb. In alcuni casi, però, il batterio può restare quiescente, anche per anni (infezione tubercolare latente) e non provocare alcun sintomo né determinare la contagiosità del soggetto.
In ogni caso, i sintomi tubercolosi possono essere sottovalutati in quanto inizialmente possono presentarsi in forma lieve. Tant’è vero che ciò spesso porta a ritardi nella diagnosi. In ogni caso, i sintomi della tubercolosi sono:
- febbre
- sudorazioni notturne
- stanchezza
- debolezza
- astenia
In caso di tubercolosi polmonare – tbc sintomi si aggiungono tosse persistente che dura oltre tre settimane o con sangue nell’espettorato e dolore toracico. La tb, però, come detto, può svilupparsi anche in altre sedi. In questi casi i sintomi saranno collegati alla parte del corpo interessata. Per esempio, quando si concentra nelle vertebre della colonna si parla di spondilite tubercolare, o morbo di Pott.
Diagnosi, cura e prevenzione
Per diagnosticare la tb è necessario sottoporsi a test molecolare (test tbc) tramite il quale individuare il micobatterio responsabile. Il test tubercolosi garantisce risultati affidabili nel giro di poche ore. Accertata la diagnosi di tubercolosi, la terapia generalmente è sufficiente la somministrazione di antibiotici per lunghi periodi di tempo.
Ad ogni modo, è possibile prevenire la tubercolosi, anche di quella latente. Sono infatti disponibili dei vaccini tubercolosi in grado di prevenire le forme più gravi della malattia. Generalmente i vaccini TBC si somministrano ai bambini nelle popolazioni più a rischio.
Nel caso della tbc latente, invece, è utile un trattamento di tipo preventivo finalizzato a evitare uno sviluppo futuro della malattia. Solitamente questo tipo di trattamento prevede la somministrazione di isoniazide per lunghi periodi. Si tratta di un antibiotico antitubercolare che agisce inibendo la sintesi degli acidi micolici, ovvero dei componenti essenziali della parete cellulare del batterio responsabile della tubercolosi (Mycobacterium tuberculosis).