Slitta da gennaio a marzo 2022 la partenza del nuovo sussidio per dare tempo ai lavoratori dipendenti di aggiornare o richiedere l’Isee. L’addio a detrazioni per figli a carico e Anf avrà impatto sui dipendenti
Slitta da gennaio a marzo 2022 la partenza del nuovo sussidio per dare tempo ai lavoratori dipendenti di aggiornare o richiedere l’Isee. L’addio a detrazioni per figli a carico e Anf avrà impatto sui dipendenti. Fino a quella data continuerà l’attuale “soluzione ponte” che mantiene in vita le detrazioni fiscali, i vecchi assegni familiari per i lavoratori dipendenti e il sostegno temporaneo erogato a partire dal luglio scorso per gli autonomi.
La notizia dello slittamento a marzo, anticipata dal quotidiano Avvenire, è stata confermata da fonti governative. Il via all’assegno unico e universale, infatti, dovrebbe ridisegnare le buste paga dei lavoratori dipendenti con figli e, in attesa della nuova misura che sostituirà quelle attualmente in vigore, l’addio a detrazioni fiscali e assegni al nucleo familiare avrebbe rischiato di avere un impatto immediato sullo stipendio mensile dei genitori beneficiari in attesa della nuova misura. Per questo motivo il Governo ha studiato un “passaggio morbido” al nuovo strumento dell’assegno unico, per evitare che le famiglie si trovino “scoperte”, anche solo per pochi mesi.
Potrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri la prossima settimana, tra l’8 e il 14 novembre, il decreto legislativo che attua la legge delega 46/2021 per il riordino delle misure a sostegno delle famiglie, approvata a marzo dello scorso anno con voto unanime del Parlamento. A quel punto servirà solo il parere delle commissioni parlamentare competenti e della Conferenza unificata – da ottenere entro 30 giorni – per dare vita a quella che lo stesso premier Draghi ha definito una «riforma epocale».